REDDITO UNIVERSALE

29.03.2021
QUAL E' LA DIFFERENZA SOSTANZIALE TRA LA SCEMENZA DEGLI INVESTIMENTI E L'INTELLIGENZA DI TAGLIARE LE TASSE PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA ?
Investimenti
Per fare degli investimenti sono necessari i soldi, tanti soldi e per molti anni.
Ma se tu sei in deflazione, o recessione, a causa esclusivamente dell'ipertassazione, che schiaccia l'economia, crea disoccupazione, hai 23 mln di lavoratori e contribuenti invece di 34 mln, riduce i salari, alza i prezzi al consumo, rende le tue imprese non piu' competitive ne internamente ne all'estero, che licenziano, chiudono, delocalizzano, e fai fatica a raccogliere il denaro per la spesa pubblica, i soldi dove li trovi ?
Li prendi da qualche benefattore, da qualche filantropo, li prendi a prestito, dovendoli restituire con gli interessi, aumentando il debito pubblico ? E quanti te ne servono, 250/300 MLD, ma per un anno, per 10 anni, oppure ogni anno ? Questa è una soluzione veramente demenziale !
E questi soldi, quando li investi, a quante imprese vanno, a quali imprese soprattutto, a quanti cittadini vanno questi soldi, a quali cittadini soprattutto ?
Questi soldi vanno a qualche migliaio di imprese, nei settori dove si è deciso di investire, preferibilemtne aziende amiche, di faccendieri, politici, mafie e quant'altro, e finiscono nelle tasche di qualche centinaio di migliaia di cittadini. La regola numero uno è che se ci sono soldi a disposizione bisogna prenderseli, sia mai che qualche centesimo di euro finisca nelle tasche dei cittadini !E che ci fai con questi numeri, pensi veramente di risollevare l'economia con quattro spicci a debito, che finiscono a quattro gatti, tra imprese, e cittadini, che invece sono 60 mln i cittadini e 5 mln le imprese ?
I soldi, non devono essere presi ne a prestito, ne in regalo, ne stampati, ache perche noi non possiamo stampare una moneta che non è nostra, che è privata, che è di proprietà del sistema bacario privato ! Tutte le unità di misura sono di proprietà pubblica, universale, tranne il denaro che è di proprietà dei banchieri.
Taglio fiscale
Allora, se gli investimenti sono una scemenza, se i soldi non ci sono, se i soldi investiti vanno a quattro gatti tra cittadini ed imprese e sempre ai soliti noti, nella modalità Arcuri, Montezemolo, Tronchetti Provera, Chicco Testa, Colaninno, e chi ne ha piu' ne metta, come è possibile rimettere tanti soldi a tutti i cittadini, a tutte le imprese, che sono 60 milioni i primi e 5 milioni le seconde ?
Pensate che il 100% degli appalti pubblici del nord Italia lo gestisce un solo studio di commercialisti del nord, pensate che esistono due "minstri degli appalti pubblici" che estiscono il 100% degli appalti del centro sud Italia, pensate che Poste Italiane è gestita totalmente in un sistema masso-mafioso, dove le imprese appaltatrici sono li da 60anni, sempre le stesse, gestite da politicanti, dirigenti delle istituzioni, prestanome, che fanno utili sfruttando i lavoratori anche in nero, che sono uno dei piu' grandi bacini di voto di scambio politico mafioso, vi siete mai chiesti perche nelle poste non esiste un solo lavoratore del nord Italia ? E secondo voi il Mes o il Recovery Found non verrà gestito da questa gentaglia !?
E' molto semplice, con un taglio drastico delle tasse, contributi e imposte, soprattutto quando la nostra pressione fiscale è 3 volte il necessario, il doppio degli altri nostri competitors, che ci porta via 550 MLD di eu anno di tasse in eccesso, sono 763 eu al mese a cittadino, 1.458 euro al mese a lavoratore.
Ora provate ad immaginare di rimettere almeno 400 MLD di eu anno, tutti gli anni nelle tasche di 60 mln di cittadini e 5 mln di imprese
COME E' POSSIBILE DIMEZZARE TUTTE LE IMPOSTE CONTRIBUTI E TASSE RIMETTERE 400 MLD IN TASCA AI CITTADINI IN MANIERA PERMANENTE E ANDARE LO STESSO A PAREGGIO DI BILANCIO ?
Noi abbiamo una Spesa Pubblica di 870 MLD di eu circa, che è anche il nostro gettito fiscale
Paghiamo l'88% di imposte, contributi e tasse complessive, su Reddito 23% Irpef + 33% Inps (49%) e sui Consumi 64,8% indirette dentro i prezzi + 22% iva + 3% locali (71%) = 88%
Se noi dovessimo ridurre le tasse complessive dal 88% al 42%, Reddito 5% Irpef + 20% Inps (24%) Consumi 20% indirette + 5% Iva + 1% locali (24%) = 42%, cosa succederebbe ?
Il taglio fiscale è di 400 MLD di eu circa, su una spesa pubblica/gettito fiscale di 870 MLD, quindi avremo :
870 MLD gettito - 400 MLD taglio = 470 MLD di gettito residuo
Ma se tagliamo le tasse ai cittadini, anche lo Stato subirà lo stesso taglio delle tasse sulla spesa pubblica, cioè sulle imposte indirette ed iva delle fatture da pagare ai fornitori, sulle imposte e contributi da pagare sui salari dei dipendenti pubblici, Irpef ed Inps, che su una tassazione complessiva di 388 MLD, passerebbe a 192 MLD di eu anno, la metà appunto.
Quindi :
870 MLD spesa - 192 MLD taglio tasse = 678 MLD nuova spesa pubblica
Ora, dopo il taglio fiscale, noi non dovremo piu' raggiungere la quota della vecchia spesa pubblica di 870 MLD, ma quella nuova, detassata di 678 MLD.
Un taglio fiscale di 400 MLD di eu anno, che ritornano nelle tasche di imprese e cittadini, con le nuove aliquote produce un extragettito fiscale, come minimo di 168 MLD di eu anno.
Quindi :
470 MLD gettito residuo +168 MLD extragettito = 638 MLD di eu di nuovo gettito
638 MLD di nuovo gettito, non coprono ancora la nuova spesa pubblica, e cioè
678 nuova spesa - 638 nuovo gettito = 40 MLD di differenza negativa
40 MLD di eu sono circa il 2,3% del nostro Pil, il deficit che facciamo ogni anno, per andare a compensare il gettito fiscale che non è sufficente per la spesa pubblica che è piu' alta, quindi avremo :
638 MLD nuovo gettito + 40 MLD di deficit = 678 MLD nuova spesa, pareggio di bilancio
Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio con 40 MLD di deficit, come facciamo ogni anno, ma con la differenza che abbiamo spostato 400 MLD di eu dallo Stato alle tasche dei cittadini ed imprese, sono 555 Eu mese a cittadino, 833 Eu mese a lavoratore, non poco è quasi un reddito a cittadino.
Questo accade i 1° anno, nel 2° anno, che il taglio fiscale rimane, avremo un extragettito fiscale ancora superiore, dato che riprende la domanda interna, i salari sono piu' alti, i prezzi al consumo sono piu' bassi, aumentano i consumi e le produzioni industriali, aumenta l'export perche le imprese detassate sono piu' competitive, aumenta l'occupazione, piu' lavoratori che pagano le tasse sui redditi e sui consumi, aprono nuove attività, ritornano in patria le imprese delocalizzate all'estero, arrivano investitori esteri a produrre nel nostro bel paese, e di conseguenza lo Stato avrà denaro sufficente per ripagare il deficit del 1° anno e andrà anche in avanzo primario.
Negli anni successivi, farà solo avanzo primario, andando a far crescere il Pil dal 12% al 6% al 3%, per diversi anni, ridurrà il rapporto debito/pil dal 150% al 100%, e poi al 60%, andra ad investire l'avanzo primario in sostegno alla disoccupazione, instaurando il Reddito di Disoccupazione permanente di 500 eu mese, fortunatamente per sempre meno disoccupati, andrà ad instaurare una Pensione di Base Fiscale di 1.000 Eu mese, a copertura dell'assistenza, 64 MLD spostati da Inps al fisco, pensioni sociali di invalidità, alleggerndo dall'Inps, a compensazione delle pensioni piu' basse retributive ricalcolate al contributivo, altri 70 MLD risparmiati dall'Inps, fino a poter iniziare a rimborsare il debito pubblico contratto illecitamente.
A completamento della riforma fiscale, la riforma Inps, che rimette 3 mln di lavoratori over 60 in pensione, oltre che riportare al fisco i costi dell'assistenza, e ricalcolando tutte le pensioni dal retributivo al contributivo, la riforma della scuola che rimette 2,5 mln di giovani che oggi non lavorano e non studiano a scuola fino a 18 anni, la riforma dell'esercito e della protezione civile, che rimette 500 mila giovani anno al servizio di leva civile e militare, ed infine le Statalizzazioni dei servizi pubblici, delle imprese strategiche, del 3° settore, che andranno a rimettere oltre 250 MLD di eu di utili allo Stato, e che permetteranno ancora di abbassare le tasse dal 42% al 28%, utili che oggi, grazie alle privatizzazioni, vanno in tasca a privati, faccendieri, politici, associazioni, fondazioni, onlus, ong, cooperative e mafie.

 

Marco cristofoli Moneta Pubblica
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