QUANDO PARLI DI TASSE CON UN COMMERCIALISTA

25.05.2021
QUANDO PARLI DI TASSE CON UN COMMERCIALISTA
"Scusi sa, ma io faccio il commercialista, ma me lo dica lei allora quante tasse paga un lavoratore !"
E' molto semplice,
Reddito : Irpef 23% + Inps 33% = Totale 49%Consumi : Indirette 64,8% + Iva 22% + locali 3% = 72%Totale complessivo reddito + consumi = 86%
"Ma lei è impazzito, l'istat dichiara che la pressione fiscale è del 43% !"
E sicuramente, quindi i 43 punti % delle tasse che pagate in piu', a vostra insaputa, chi ve le paga, l'Istat !?
IRPEF
"E comunque un impiegato non paga il 23% di tasse, che è una delle aliquote Irpef, ma paga piu' aliquote"
E certo, un impiegato medio, con un salario lordo di 37.000 Eu, paga sui primi 8mila eu lo 0%, poi dagli 8mila ai 15 mila eu il 23% 1.610 Eu, dai 15mila ai 28mila il 27% 3.510 Eu, e dai 27mila ai 37mila il 38% 3.420 eu, per un totale di 8.540 eu, che diviso 37mila eu fa il 23,08%, ci siamo !?
INPS
"E comunque l'Inps non è una tassa"
Certo, neppure l'Irpef è una tassa ma è una imposta, neppure l'iva è una tassa ma una imposta, come le imposte indirette, non sono tasse ma imposte, la tassa è solo una cessione di denaro a fronte di un servizio, tipo la tassa sui rifiuti, paghi perche di portino via la spazzatura, quindi secondo lei i cittadini pagano solo le "tasse" che sono il 3% ?
Il contributo Inps, che così viene chiamato, è una cessione di denaro a fronte della quale viene poi erogato un servizio, in un secondo tempo, che si chiama pensione o vitalizio, quindi è una sorta di "tassa" a tutti gli effetti. Questo Inps lo paga il lavoratore oppure glielo paga anche questo l'Istat che non lo conteggia nei suoi dati di calcolo sulla pressione fiscale ?
"E ma comunque per un lavortore dipendente l'Inps a carico è del 9%, non del 33%, perche il 24% lo paga l'impresa, è a carico dell'impresa."
Certo si, peccato che quando si calcola il salario del dipendente, il commercialista insieme al imprenditore, stabiliscono una quota di costo complessivo che deve rimanere quella, tipo 37mila eu massimo, quindi se quel 24% di Inps a carico dell'impresa è di 526 Eu al mese, che va oltre il salario lordo, 6.838 Eu anno in piu' del previsto, il salario lordo anno del dipendente verrà stabilito a 30.000 Eu e non 37.000 Eu, cioè, 1.250 eu mese, e non 1.600 Eu mese netti. E all'impresa quel lavoratore costerà 30mila eu di lordo + 7mila eu di inps, sempre 37mila eu che erano stati stabiliti come tetto massimo. In pratica, il dipendente si paga tutto il 33% dell'Inps, e non solo il 9%, a sua insaputa, con questo giochino.
IMPOSTE INDIRETTE
"E poi le imposte indirette sono l'Iva, non quello che ha scritto lei" No signore, l'iva è una imposta diretta sui consumi, a carico del consumatore finale, che viene pagata direttamente allo Stato attraverso l'impresa che fa da semplice esattore. Esattamente come l'impresa fa da esattore per Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche, e per il contributo Inps, che sono a carico del lavoratore, pagate dall'Impresa che fa da semplice esattore.
Invece le Imposte indirette, sono tutte quelle tasse, imposte, contributi che l'impresa paga allo stato, a proprio carico, imposte sui costi, sulle forniture, imposte sul reddito d'impresa, tasse locali e varie, che mette dentro agli imponibili dei prezzi al consumo, dei prodotti che vende, esclusa l'iva.
Queste tasse, imposte, a carico dell'impresa, vengono pagate in maniera "indiretta", dal consumatore, quando il consumatore acquista un qualsiasi prodotto della impresa stessa, la quale pagherà le imposte coi soldi dei consumatori, del fatturato, col denaro dei cittadini, che pagano queste imposte e tasse, indirettamente coi propri soldi, per conto delle imprese. Quindi le imposte a carico delle imprese vengono pagate dai consumatori, indirettamente, acquistando beni e servizi delle imprese, per questo motivo si chiamano imposte indirette. Chi scrive il contrario, anche sui libri di scuola, o testi economici, fa un errore o dice il falso, in malafede !
IVA
L'iva, oltre che a non essere una imposta indiretta, me è una imposta diretta sui consumi, ben specificata, che compare nelle fatture e ricevute, con una aliquota percentuale ber specificata, scritta, non è una iposta sul valore aggiunto come vuol far sembrare il suo nome, ma tassa tutto l'imponibile, non solo il valore aggiunto, dove dentro questo importo imponibile ci sono i costi, le tasse sui costi, le tasse sul reddito d'impresa, tutte le imposte, tasse, che paga l'impresa, le imposte e tasse che l'impresa paga ai lavoratori, ed infine il valore aggiunto, che è una minima parte di questo importo imponibile. Quindi l'Iva è una imposta che tassa tutto, comprese le tasse, ed una tassa che tassa altre tasse è una tassa è illecita, è anatocismo. Quindi andrebbe chiamata Ivi , Imposta sul valore imponibile, o Isc imposta sui consumi.
SPESA PUBBLICA DELLO STATO
"E si ma se non si pagano tutte quelle tasse come fa lo stato a pagare la scuola, la sanità, i dipendenti pubblici ?"
Certo, ma se paghiamo le tasse a quei livelli così folli, tre volte il necessario, le pensioni ed i salari vanno alla fame, i prezzi alle stelle, crollano i consumi, le imprese non vendono, non producono, licenziano, delocalizzano e bene che vada chiudono.
Poi crolla il Pil, aumenta il rapporto debito/Pil, aumenta il debito, aumentano gli interessi sul debito da pagare ogni anno, ma soprattutto crolla l'occupazione. Oggi abbiamo 23,5 mln di lavoratori, di cui 3,5 mln sono dipendenti pubblici che pagano le tasse con le tasse che pagano le imprese, quindi non pagano tasse, non fanno aumentare le casse dello stato, quindi ci ritroviamo 20 mln di lavoratori a gettito, su 34 mln di lavoratori potenziali, di cittadini in età lavorativa, 20 mln che pagano tutto per 60 mln di cittadini, 1/3 che mantiene 2/3 della popolazione, invece che piu' di ½ che manitene l'altro 1/2.
Poi, lei che fa la commercialista, che è del mestiere, dovrebbe sapere che anche lo stato paga le tasse, in particolar modo sulle fatture dei fornitiri privati dei servizi, imposte indirette ed iva, e sui salari dei dipendenti pubblici, Irpef ed Inps, per un totale di 388 MLD di eu anno su una spesa pubblica generale di 870 MLD di eu.Con questa fiscalità paghiamo 3 volte le imposte necessarie, 550 MLD di eu anno di tasse in eccesso, sono 763 eu al mese a cittadino, 1.480 eu mese a lavoratore.
Se avessimo almeno le imposte ridotte del 50%, dal 88% al 42% complessive per i lavoratori, e da 64,8% a 20% per le imprese, ai cittadini rimarrebbero in tasca 400 MLD di eu anno, ogni anno, mentre lo Stato risparmierebbe tasse sulla spesa pubblica per 192 MLD di eu anno, passando da una spesa pubblica di 870 MLD a 678 MLD di eu.
Per "coprire" la differenza, tra i 400 MLD del taglio fiscale e i 192 MLD di rispamrio di tasse per lo Stato mancano 208 MLD di copertura. I 400 MLD di eu anno lasciati nelle tasche di 60 mln di cittadini e 5 mln di imprese, producono come minimo, 168 MLD di eu di extragettito con le nuove aliquote, quindi da 208 MLD passiamo a 40 MLD di eu di scoperto. 40 MLD di eu sono il 2,3% del Pil, un deficit che facciamo tutti gli anni. In questo modo, dimezziamo le tasse e andiamo a pareggio di bilancio, come ci chiede l'Europa.
Questo succede il primo anno, nel secondo anno, si va in avanzo e si ripaga il deficit di 40 MLD dell'anno precedente, nel 3°, 4°, 5°, anno si va solo in avanzo, aumentando il Pil dal 6 al 12% per anno, diminuendo il rapporto debito/Pil dal 160% al 100%.
COSA PRODUCE UNA TASSAZIONE COSI BASSA ?
"Ma cosa vuole che cambi se taglia le tasse, non succederà nulla di tutto ciò"
A si ?
Bhè, le pensioni ed i salari cresceranno del 70%, il prezzi calano del 40%, 3/5 volte il potere di acquisto di prima. Aumentano i consumi, quindi il gettito sui consumi, le imprese riprendono a vendere, a fatturare, a produrre, ad assumere, quindi piu' gettito dalle imprese, sui redditi, sui consumi, sulle spese, piu' gettito dai nuovi assunti, su reddito, su consumi.
Il nostro Pil cresce del 6/12% anno per i primi 5 anni, si ruiduce il rapporto debito/pil dal 160% al 100%, e poi si va verso il 60%, si riduce e si ripaga il debito in soli 20 anni, pagandolo con l'avanzo di gettito. La disoccupazione passa da 9 mln a 600mila individui, fisiologici a rotazione. Si puo' così instaurare una pensione di Base Fiscale di 1.000 Eu mese a copertura dell'assistenza, trasferita da Inps al Fisco, cioè le pensioni di invalidità ora a 270 Eu, le pensioni sociali ora a 470 Eu mese, alleggerendo l'Inps di 64 MLD, ricalcolando anche tutte le pensioni dal retributivo al contributivo, altri 70 MLD, mandando in pensione 3 mln di lavoratori over 60, che lasceranno i loro posti ai giovani, riduzione del contributo Inps dal 33% al 20% del reddito, poi un Reddito di disoccupazione a 500 eu mese per tutti i disoccupati.
Per non parlare dell'aumento della qualità dei prodotti, alta sostenibilità, riciclabilità, durata nel tempo, meno inquinamento, maggiore sicurezza sul lavoro, diminuzione delle ore di lavoro, e dei giorni lavorativi a parità di reddito.
E molto altro.
Marco Cristofoli Moneta Pubblica
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