LA TRIPLICE ILLEICITA' DELLE TASSE

27.09.2021

LA TRIPLICE ILLEICITA' DELLE TASSE

Perche le imposte, i contributi e le tasse che paghiamo sono tutti illeciti, fuori legge ?

1) Non si possono chiedere imposte, contributi o tasse pubbliche con uno strumento privato, una Moneta di proprietà privata, dove il privato gestore e creatore del denaro trae da questo pagamento un diretto o indiretto vantaggio ai danno della collettività.

L'euro, ma anche la nostra vecchia lira, sono strumenti privati, monete bancarie e private, le tasse sono dovute solo ed esclusivamente se i pagamenti delle stesse vengono effettuati con Moneta pubblica di Stato o con biglietto di stato a corso legale, di proprietà del portatore, di proprietà popolare.

2) Le imposte, i contributi, le tasse, quando non rispondono alla naturale funzione del denaro, cessione per scambio, sono illeciti, non sono dovuti, ogni cessione di denaro senza scambio (imposte) è una truffa.

Per questo motivo è necessario passare dalla forma di tassazione a fondo perduto, quella attuale, a quella a "scambio", dove tutte le imposte a fondo perso vengono eliminate e sostituite da un pagamento a formula di scambio, pagando tutti i servizi pubblici forniti esclusivamente dallo stato, allo Stato, dove lo Stato con gli utili delle proprie attività si finanzierà da solo, senza bisogno di tassare i cittadini con con le imposte, altro discorso è il contributo Inps che da la pensione in cambio come servizio. I mezzi sono Luce, gas, acqua, rifiuti, telefono, web, trasporti, poste, autostrade, in maniera diretta, e imprese strategiche del ferro, acciaio, alluminio, metalmeccanica, chimica, ed il 3° settore in maniera indiretta. Non un solo centesimo di denaro viene ceduto allo Stato senza ricevere un servizio o bene in cambio.

3) Da uno studio di una equipe di esperti in materia, da un diagramma che mette in relazione la pressione fiscale, con l'economia, l'occupazione ed il gettito fiscale/spesa pubblica necessaria, è emerso che per il nostro paese, con determinate caratteristiche di territorio, popolazione, specializzazione industraile e produttiva, la pressione fiscale complessiva (zona verde), e cioè l'Irpef e l'Inps sul reddito, le indirette, l'iva e le locali sui consumi, in generale va da un minmo di 28% con fiscalità a "scambio" ad un massimo di 42% con fiscalità a fondo perso.

La nostra situazione è un po differente, abbiamo pensioni e salari da fame, prezzi alle stelle, imprese poco competitive che licenziano, delocalizzano, chiudono, una economia compressa, e 10,2 di italiani disoccupati senza alcun reddito. In pratica abbiamo 20 mln di contribuenti (23,5 mln di lavoratori), perche i 3,5 mln di impiegati pubblici non pagano tasse sul reddito in quanto sono pagati con le nostre tasse, piuttosto che 34 mln di lavoratori potenziali, contribuenti sia sul reddito che sui consumi.

Il motivo è molto semplice perche su quel diagramma stiamo nella zona di profondo rosso, e cioè, imprese che pagano il 64,8 di imposte complessive invece che il 20%, un lavoratore l' 86% invece che il 42%, un pensionato il 76%, un imprenditore il 93%, un disoccupato il 71% (solo consumi).

In conclusione, quando la pressione fiscale generale in uno Stato supera per piu' del 20% la quota massima prevista per quella Nazione di pressione fiscale (42%), noi stiamo al 105% in piu', le imposte i contributi e le tasse diventano illecite, incostituzionali, non sono piu' dovute.

Marco Cristofoli Moneta Pubblica

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