IL RAFFREDDORE SECONDO IL DOTTOR HAMMER

30.04.2021
IL RAFFREDDORE SECONDO IL DOTTOR HAMER
Per la medicina ufficiale (BIG PHARMA) la causa del raffreddore sarebbero circa 200 virus che saltellando - attraverso lo starnuto, la tosse e goccioline di saliva - da un naso all'altro produrrebbero il contagio, l'epidemia da raffreddore. Tutti questi virus diventerebbero particolarmente virulenti in inverno, con il freddo. Assieme al virus quindi per la medicina ufficiale il freddo sarebbe la prima causa del raffreddore. Ed ecco perchè i medici - al pari delle nostre nonne - ci consigliano di coprirci bene o di evitare i colpi di"aria fredda. Tuttavia, prendendo per vera l'ipotesi del freddo come causa del raffreddore noi dovremmo avere, come logica conseguenza, i popoli del Nord del mondo (norvegesi, russi, svedesi) perennemente raffreddati. Essi infatti vivono per quasi tutto l'anno immersi nel freddo, nelle temperature più rigide. E al contrario il raffreddore non dovrebbe esistere nei paesi tropicali o equatoriali, nei paesi a clima caldo. Il raffreddore non dovrebbe esistere neppure d'estate. Tutte cose che noi sappiamo non essere vere. Noi possiamo essere raffreddati al caldo così come al freddo, d'inverno così come d'estate.
Secondo il DOTTOR HAMER il raffreddore invece non ha nulla a che vedere con i virus o con il freddo. Il raffreddore per il dottor Hamer si presenta sempre quando l'individuo percepisce, fiuta, subodora un pericolo, una minaccia all'interno della sfera della sua vita personale. Quando l'individuo percepisce un pericolo nelle sue vicinanze, quando qualcosa per lui di importante non gli è chiara, quando qualcosa "gli puzza", quando egli vuole intensamente conoscere la realtà di una certa situazione.... allora il programma biologico del raffreddore si attiva, si manifesta. Per permettergli di fiutare meglio il pericolo che si approssima o si teme le vie nasali si ulcerano, si assottigliano e quindi si allargano. I passaggi nasali si dilatano (attraverso la perdita cellulare della mucosa nasale) per consentire all'individuo di migliorare il suo olfatto, la capacità di sentire gli odori, di percepire il pericolo.In natura gli animali di regola è attraverso l'odorato che percepiscono i pericoli. Essi sono continuamente in allerta per fiutare pericoli che li minacciano da tutte le parti. Anche per l'uomo all'inizio della sua storia evolutiva le cose dovettero andare allo stesso modo. Oggi per noi l'olfatto non è così determinante per le nostre vite. Ma esso non è scomparso e continua ad assolvere, a nostra insaputa, il ruolo per cui originariamente era sorto. Quando un bambino per la prima volta va a scuola egli sente il bisogno di tastare il terreno, di fiutare l'ambiente, di rendersi conto dei probabili pericoli che potrebbero minacciarlo. Lo stesso succede a noi quando per la prima volta entriamo in un luogo lavorativo nuovo: noi sentiamo il bisogno di fiutare l'ambiente, di annusare colleghi o compagni di lavoro.Quando noi ci troviamo in questa situazione - nella situazione di annusare l'aria per scovare eventuali pericoli - la nostra mucosa nasale si ulcera per permettere di allargare le vie nasali. I passaggi nasali cioè attraverso una perdita cellulare delle pareti nasali si dilatano per permetterci di annusare meglio il pericolo.Tutta questa fase è indolore e asintomatica. Noi in questa fase non abbiamo naso che cola, febbre o disturbi dell'olfatto.Il raffreddore vero e proprio con tutti i suoi disturbi si presenta sempre nella seconda fase, nel momento esatto in cui noi abbiamo smesso di temere o di sperare, quando cioè abbiamo riconosciuto il pericolo, quando ci siamo familiarizzati con la situazione che ci metteva in apprensione.Quando noi abbiamo risolto il nostro conflitto inizia la fase di riparazione. Le cellule perse della mucosa nasale vengono reintegrate attraverso una crescita cellulare. In questa fase abbiamo i sintomi propri della guarigione (che la medicina ufficiale chiama malattia) e cioè abbiamo naso chiuso provocato dal gonfiore della mucosa nasale che sta ricrescendo, un senso dell'olfatto ridotto (dovuto al gonfiore della mucosa che sta ricrescendo e che ostruisce in tal modo le vie di passaggio nasali), febbre e secrezione nasali per eliminare i resti del processo di guarigione. Il naso che cola, la secrezione del muco serve a pulire le vie nasali, ad eliminare gli scarti , i resti del processo di guarigione. Esso è sintomo di guarigione. E in quanto sintomo di guarigione esso non si può guarire con i farmaci o con altri intrugli. Come dice il dottor Hamer a proposito del raffreddore: "NON SI PUÒ GUARIRE LA GUARIGIONE". Il raffreddore ha la stessa durata del conflitto di pericolo che abbiamo vissuto. Per cui se esso è durato una settimana i suoi sintomi di guarigione si potrarranno per una settima. Se è il conflitto è durato qualche ora esso si risolverà in poco tempo.
Abbiamo detto che il freddo non è la causa del raffreddore. Tuttavia se l'individuo odia ad esempio l'inverno o crede - perchè la mamma glielo ha ripetuto fin da quando era in fasce - che il freddo fa venire il raffreddore allora egli vedrà l'inverno o il freddo come pericoli, come situazioni di emergenza. E allora attiverà il programma biologico del raffreddore. E cioè l'individuo vedrà l'nverno e il freddo come pericoli che si approssimano, come minacce da fiutare dietro l'angolo o all'orizzonte.
LE EPIDEMIE DA RAFFREDDORE
Per la medicina ufficiale abbiamo visto che sarebbero le diverse specie di virus a causare il raffreddore. Virus che poi attraverso il contagio si propagherebbero in tutta o quasi la popolazione vivente in un certo ambiente causando delle epidemie. Ora noi abbiamo visto che il raffreddore non è causato da nessun virus. Che esso è un programma biologico che si attiva quando l'individuo si trova in una situazione di pericolo, quando ha bisogno di annusare meglio l'aria per prevenire una minaccia che si approssima all'orizzonte. Questo per quanto riguarda il singolo individuo. Tuttavia noi sappiamo che una moltitudine di individui in certe situazioni o in certi periodi dell'anno prende contemporaneamente il raffreddore. Come mai, a cosa è dovuto ciò? Non certo ad un virus che non esiste. La cosa si spiega con il semplice fatto che tutti gli individui colpiti dal raffreddore nello stesso momento avevano vissuto lo stesso conflitto, avevano percepito una situazione di pericolo allo stesso modo. Ad esempio i bambini che per la prima volta vanno all'asilo o a scuola potrebbero vivere l'essere catapultati in un ambiente nuovo e per essi sconosciuto allo stesso modo, come un ambiente ostile. Allo stesso modo una crisi economica durante la quale i lavoratori potrebbero perdere il loro posto di lavoro o vedersi decurtare lo stipendio è facile che venga vissuta dai lavoratori allo stesso modo e scatenare in tal modo in essi la stessa malattia. Lo stesso si può dire con il freddo o la stagione invernale. Parte della popolazione potrebbe soffrire il freddo o odiare l'inverno. Questo fatto è bastevole per attivare in essi lo stesso programma biologico, il programma del raffreddore.


Nino Niandi 

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