IL NOSTRO SISTEMA FISCALE

12.05.2021
IL NOSTRO SISTEMA FISCALE
QUANTE TASSE PAGHIAMO ? QUANTE NE DOVREMMO PAGARE ? QUELLO CHE NESSUNO TI RACCONTA, COSA SUCCEDEREBBE SE TAGLIASSIMO DRASTICAMENTE LE NOSTRE TASSE ?
Queste sono domande che non si fa mai nessuno, tutti gli pseudo esperti di economia parlano di debito, di moneta, di economia, di sovranità monetaria, di ritorno alla lira, non sapendo che la nostra vecchia lira dal 1944 al 2001 era moneta Bancaria, privata, con debito pubblico, con titoli di stato, esattamente com'è l'Euro. Poi parlano di investimenti, di moneta fiscale, di prestiti, di Recovery Fund, di Mes, del fatto che non c'è economia e che mancano i soldi. E poi ancora Euro, Europa, Ue, trattati, signoraggio, debito pubblico, pareggio di bilancio ?
Ma il nostro vero problema qual'è ?
Perche manca il lavoro, perche manca occupazione, perche i salari e le pensioni sono da fame, perche i prezzi sono alle stelle, perche le piccole e medie imprese chiudono, perche delocalizzano, perche i giovani scappano dal nostro bel paese, il piu' bello del mondo, il piu' bello dei belli, perche i giovani non si sposano, non fanno figli, non mettono su famiglia ?
Nulla di vero in tutte le scemenze che vi raccontano gli pseudo economisti, dal peggiore dei neoliberali al migliore dei rivoluzionari post keynesiani, sono tutti in malafede o ignoranti, l'analfabetismo economico, monetario e soprattutto fiscale in questo paese è abissale, vi raccontano tutti pseudo verità, verità parziali, o falsità e stupidaggini economiche, nessuno escluso, anche i piu' seguiti. Il nostro problema principale è il nostro sistema fiscale, la nostra pressione fiscale, che è tre volte il necessario in generale, o piu' di due volte il necessario sul nostro sistema fiscale attuale. Un lavoratore paga complessivamente sul reddito e sui consumi, cioè quando guadagna e quando spende, l'88% di imposte, tasse e contributi, sul proprio reddito lordo, un pensionato il 76%, un disoccupato il 71% (solo sui consumi), un imprenditore il 93% a partire dal fatturato della sua impresa, reddito e costi aziendali, reddito e consumi personali. In totale, in generale sono 400 MLD di eu anno di tasse in eccesso, sul nostro sistema fiscale, 555 eu mese a cittadino, 1.450 Eu mese a lavoratore, e 550 MLD di eu anno di tasse in eccesso, col sistema fiscale "a scambio", 763 eu mese a cittadino, 1.950 eu mese a lavoratore. Quindi il nostro sistema Fiscale va risvoltato come un calzino, va capovolto, in una prima fase bisogna passare dalla pressione fiscale generale del 88% sui lavoratori e 64,8% medio sulle imprese, al 42% sui lavoratori ed il 20% sulle imprese, e poi passare alla fiscalità "a scambio" 28% di pressione generale sui lavoratori, reddito piu' consumi, e l'8% sulle imprese.
RICOLLOCAZIONE DELLA POPOLAZIONE
A completamento ed a supporto della riforma fiscale, va riformata l'Inps, separando l'assistenza dalla previdenza contributiva, cedendola al fisco (64 MLD), poi ricalcolare tutte le pensioni retributive al contributivo (70 MLD), mandando in pensione 3 mln di lavoratori anziani over 60, riducendo il contributo che si paga sul reddito dal 33% al 20%. Va poi instaurata una Pensione di Base Fiscale di 1.000 Eu mese, a compensazione dell'assistenza, del ricalcolo pensionistico, adeguata in base al reddito, due pensioni, Fiscale, ed Inps per chi ha versato i contributi.
Riforma scolastica, portare l'età scolare dai 14/16 anni ai 18 anni, rimettendo 2,5 mln di giovani che oggi non lavorano e non studiano a scuola.
Riforma di Esercito e Protezione civile, rimettendo 500 mila giovani ogni anno alla leva.
Riforma delle statalizzazioni, statalizzare i servizi, le imprese strategiche, il 3° settore, parte delle imprese monopoliste ad alta automazione industriale, rimettere allo Stato tutto ciò che è stato privatizzato in maniera criminale, rimettendo allo Stato 250 MLD di eu anno di utili, togliendoli dai guadagni illeciti di privati, faccendieri, politici, affaristi, associazionisti vari e dalle mafie.
DIAGRAMMA FISCALE
Questo diagramma fiscale che vedete è una fotografia, una radiografia del nostro sistema tributario, fiscale, dove si analizzano le imposte, i contributi, le tasse, tutto ciò che un cittadino paga allo Stato, rapportandolo poi a tutto ciò che il cittadino invece dovrebbe pagare, che è fino a 3 volte meno, analizzando quali sono le conseguenze di pagare 3 volte le imposte necessarie e quali sarebbero i benefici di pagare solo ciò che è necessario.
Quello che vedete è un semplice diagramma che mette in relazione, il prelievo fiscale, la pressione fiscale, sulle ascisse, sull'asse delle X, in orizzontale, e l'economia, l'occupazione, il gettito fiscale, sulle ordinate, sull'asse delle Y in verticale.
Il diagramma va a formare una curva, alla base del diagramma, sulle ascisse, sull'asse delle X, dove è rappresentato il prelievo fiscale, notiamo tre blocchi ben distinti.
Nota : Il valore di pressione fiscale in % è complessivo, totale, quindi riguarda sia il reddito, imposte Irpef 23% (che è una media di un reddito medio basso che copre diverse aliquote 0%+23%+27% progressive), contributi previdenziali Inps 33%, sia i consumi, 64,8% le imposte indirette sui consumi all'interno dei prezzi dei prodotti delle imprese, l'Iva del 22%, e le tasse locali del 3%.
-Linea delle X, ascisse
1) Nel primo blocco, che parte dal valore 0%, assenza totale di tasse, imposte e contributi, e 28% il punto piu' alto della curva, sono rappresentati tutti quei valori di prelievo fiscale che inferiori a 28% rappresentano una fiscalità troppo bassa, una fiscalità in difetto, in relazione alla "fiscalità a scambio" che è un sistema differente da quello attuale. Cioè, nonostante economia, occupazione siano ai massimi livelli, allo Stato, sotto quella aliquota del 28% complessivo riceve troppo pochi soldi, non sufficenti alla gestione generale.
2) Nel secondo blocco, sempre sulle ascisse, notiamo due valori, 28% e 42%, in questo segmento è rappresentata la differenza di prelievo fiscale, dal 28%, che è riferito alla "fiscalità a scambio", e il valore 'ideale' di pressione fiscale, col sistema fiscale attuale, quello illecito, cioè con la "fiscalità a fondo perduto", 42%.
3) Nel terzo blocco invece, che parte dal 42% ed arriva fino al 100% di prelievo fiscale, è rappresentato tutto quel valore di prelievo fiscale, che oltre il 42% genera una sostanziale diminuzione dell'economia, dell'occupazione e del gettito fiscale, col nostro sistema fiscale attuale.
-Linea delle Y, ordinate, il valore 28%
Nella linea delle Y, ordinate, notiamo diversi valori sulla curva di riferimento, nel punto piu' alto troviamo il valore di pressione fiscale complessivo del 28%, realtivo alla "fiscalità a scambio".Questo valore ottimale, ideale, determina il massimo valore di economia di uno Stato, l'occupazione piena o quasi piena, il massimo del gettito fiscale che si possa avere, riferito ad una spesa pubblica anch'essa detassata (106 MLD di tasse sulla spesa pubblica invece che 388 MLD di tasse sulla spesa attuali). Non tutti sanno che lo Stato quando paga le fatture dei fornitori privati dei servizi o dei materiali paga il 64,8% di imposte indirette e il 22% di iva, e quando paga i salari dei dipendenti pubblici paga il 23% di Irpef e il 33% di Inps, anche lui, oggi con queste aliquote sono 388 MLD di eu anno, che sarebbero molto meno se tagliassimo le tasse, quindi la spesa pubblica passerebbe dagli attuali 870 MLD di Eu anno a 678 MLD di eu anno con un taglio del 50%, e poi a 588 MLD di eu anno con un taglio del 70%, mantenendo gli identici servizi, che costerebbero meno.
La "fiscalità a scambio"
La fiscalità a scambio, si differenzia dalla fiscalità attuale, quella a fondo perduto, sul fatto che lo Stato gestisce tutti i servizi pubblici, luce, gas, telefono, web, acqua, rifiuti, trasporti, poste, autostrade, stabilimenti balneari ecc., incamerando da questi 150 MLD di utili anno; tutte le imprese strategiche, Banche, Assicurazioni, Acciao, Ferro, Alluminio, Chimica, Metalmeccanica, Armi, Nautica, Ferrovie, Aviazione ecc., incamerando da questi altri 50 MLD di utili; tutto il 3° settore, e in parte, in maniera parziale, tutte quelle imprese italiane ed estere in regime di monopolio ad alta automazione industriale che occupano pochissima manodopera, incamerando altri 50 MLD di utili anno.
Il totale degli utuli incamerati dallo Stato, 250 MLD di eu anno, vanno a compensare parte della pressione fiscale, che rappresenta il 29% della pressione fiscale attuale, e il 39% della pressione fiscale ideale attuale a fondo perduto, che è del 42% rispetto al 88% attuale.
Questo sitema fiscale, a differenza del nostro è lecito, perche risponde alla naturale funzione della moneta, del denaro, cessione per scambio, ogni cessione di denaro senza scambio (tasse) è una truffa.
Quindi con questo sistema fiscale, non un solo centesimo di denaro viene ceduto allo Stato senza ricevere un servizio in cambio. Si paga solo l'inps al 20%, dove il servizio consiste nella pensione, e tutto il resto delle imposte si pagano sulle bollette luce, gas, telefono, quando prendaimo un autobus, un treno, una aereo, una nave, un taxi, quando andiamo alle poste, in autostrada, quando usufruiamo di un servizio dello stato. Senza dover pagare le bollette luce, o l'autostrada da 4 a 6 volte il prezzo necessario, perche il privato deve fare utili, e il politico di turno prendere le tangenti.
E' meglio pagare l'88% di tasse complessive e 85 Eu di bolletta luce su un consumo di 19 Eu, oppure è meglio pagare solo il 28% di tasse complessive e 38 Eu di bolletta luce su un consumo di 19 Eu ? Dove 19 eu è il costo e 19 Eu le imposte. Scuola e sanità rimangono gratuite per tutti fino a determinati redditi, dove si pagherà eventualmente solo un tiket integrativo.
Oltretutto, questo sistema fiscale a "scambio" rende ben piu' difficile lo sviluppo di corruzione, tangenti, sprechi, dei nostri politicanti, l'evasione fiscale di privati e multinazionali, rende molto meno gravoso il circuito vizioso di tasse che si instaura tra le tasse sulla spesa pubblica di stato, cioè le tasse sulle fatture dei fornitori e le tasse sui salari dei dipendenti pubblici dello Stato (106 MLD di giro fiscale invece che 388 MLD) 282 MLD di risparmio che rimangono nelle tsche di cittadini ed imprese, invece che girare a vuoto solo per pagare il "giro" delle tasse.
Un altra cosa che pochi sanno, è che i dipendenti pubblici non pagano le tasse in pratica, se non con una scrittura contabile, ne sul reddito ne sui consumi. Perche i loro salari sono pagati dalla nostre tasse, quindi non sono un introito per lo Stao, ma sono un costo netto per lo Stato, la stessa cosa vale per l'imposta Irpef ed il contributo Inps che vengono pagati sempre dalle nostre tasse, non sono un gettito per lo stato, e non sono neppure un costo però, perche la fiscalità dei dipendenti pubblici è solo una scrittura contabile, uscita (dentro il lordo del reddito), entrata (imposte e contributi al netto del reddito), ma la somma per lo Stato fa zero. In pratica lo stato scrive 1.500 eu di reddito e lo liquida, poi 1.500 eu di tasse, trattenute, che non liquida e non incassa. Altra cosa è per quei dipendenti pubblici che lavorano per una impresa di stato che fa utili, che paga i redditi e le imposte ai dipendenti con gli utili di impresa, che come i dipendenti pirvati, contribuiscono al gettito fiscale, essendo le propie tasse denaro proveniente dalla circolazione e non dalle casse dello Stato stesse.
Quindi sarà ben difficile che lo Stato tassi i cittadini fino a 3 volte il necesario con questo sistema, come fa oggi, che tassa a vanvera, per oscuri e loschi motivi.
-Linea delle Y, ordinate, il valore del 42%
Sulla linea delle Y, troviamo il valore 42%, che rappresenta il valore minimo ottenibile, col nostro sistema di fiscalità attuale, a fondo perduto, quello illecito, nel senso che paghiamo delle aliquote in % sui redditi e sui consumi, senza che ci siano notificati i servizi che riceviamo in cambio.
Questo valore minimo di pressione fiscale si può ottenere nonostante abbiamo tutti i servizi pubblici privatizzati, le imprese strategiche privatizzate, il terzo settore gestito da privati, le imprese monopoliste ad alta automazione che non solo occupano pochissimi lavoratori, molti operano via telefono o in home-working dall'estero, ma pagano anche le tasse all'estero.
Nonostante quei 250 MLD di eu di utili di Stato anno, della "fiscalità a scambio" finiscano invece che nelle casse dello Stato, nelle tasche di privati, faccendieri, politici, amici, parenti, aziende amiche, multinazionali, fondi di investimento, banche, vertici delle istituzioni, e poi fondazioni, associazioni, onlus, ong, cooperative e mafie.
Questa riforma fiscale, si può fare anche con Euro, anche rispettando il pareggio di bilancio ed il deficit massimo concesso dai trattati internazionali, 3%, non serve la moneta di stato, che, 500 Lire in carta a parte non abbiamo mai avuto dal 1944 in poi, avendo perso la guerra e ceduto la nostra moneta al sistema monetario internazionale, gestita attraverso la Banca d'Italia, coi titoli di Stato, il debito pubblico, non potendola piu' stampare direttamente a credito col Tesoro, come facevamo prima.
Questa drastica riforma fiscale, questo taglio delle tasse, questo dimezzamento della pressione fiscale che va dal 88% di pressione fiscale attuale complessiva per un lavoratore, al 42%, ed alla netta riduzione della pressione fiscale generale media sulle imprese, dal 64,8% al 20% è possibile !
Se noi attraverso la revisione delle aliquote Irpef, Inps, Indirette, Iva, locali, rimettiamo ben 400 MLD di eu di tasse che paghiamo oggi in eccesso, nelle tasche dei cittadini, che sono 555 eu al mese a cittadino, 60 mln di individui, 1.420 Eu al mese a lavoratore, 23 mln di individui, piu' 3 mln di imprese, questi 400 MLD di Eu, ogni anno, una volta spesi in una quota parte, perche dopo anni di crisi passata la gente ha la necessità di affrontare molte spese rimandate nel tempo, si va a creare, con le nuove aliquote, come previsione minima 168 MLD di nuovo gettito fiscale, che prima non c'era. Un extragettito creato da un aumento dei consumi dei lavoratori, imposte indirette ed iva, da un aumento delle spese e degli investimenti delle imprese, imposte indirette, da un aumento dei fatturati delle imprese, imposte sui redditi d'impresa, e sui redditi e sui consumi dei nuovi assunti, prima disoccupati, Irpef, Inps, Indirette, Iva, Locali.
Un extragettito dovuto alla crescita della domanda interna, stimolata dalla crescita dei salari e la diminuzione dei prezzi al consumo, dovuta alla crescita del'export, dalle vendite delle imprese, dalla produzione delle imprese, dalle spese e degli investimenti delle imprese.
Ma oltre a questo beneficio di cittadini ed imprese, anche lo Stato risparmia esattamente 192 MLD di eu, che prima pagava in tasse sulla Spesa Pubblica, sulle fatture dei fornitori, sui salari dei dipendenti pubblici, portando la spesa da 870 MLD a 678 MLD.
In pratica, tra l'extragettito di 168 MLD, e il risparmio delle tasse sulla spesa pubblica, 192 MLD di Eu anno, stiamo a 192 + 168 = 360 MLD di Eu di "coperture".
Mancano 40 MLD per arrivare ai 400 MLD del taglio, per "coprire" l'operazione, si prendono a prestito come facciamo ogni anno col deficit sul Pil del 2,3%.
Quindi :
400 MLD taglio - 192 MLD tasse stato - 168 MLD extragettito - 40 MLD deficit 2,3% = 0
Andiamo a pareggio di bilancio.
Questo accade nel primo anno, perche la gente reduce dalla lunga crisi durata decenni, è ancora un po' timorosa nello spendere, compra il necessario, le priorità, il resto lo rimanda, ma il secondo anno, con piu' fiducia, si va in avanzo primario, avanzo tale che ci permette di restituire i 40 MLD di deficit dell'anno precedente, ed accumulare altro avanzo.
Dal 3° anno in poi, fino al 5° si va solo in avanzo, che permetterà di instaurare, di finanziare la già citata Pensione di Base Fiscale di 1.000 Eu mese per tutti, a copertura e sostituzione della assistenza Inps, pensioni sociali e di invalidità, le pensioni minime, e un Reddito di Disoccupazione per tutti a 500 Eu mese, fino a riduzione della disoccupazione dai 10 milioni reali attuali a 2 miloni, mentre a 600 mila ci si arriva adottando la fiscalità a scambio.
Come possiamo notare, la differenza tra il valore della "fiscalità a scambio" 28%, che è raggiungibile solo dopo diversi anni, perche è necessario statalizzare tutto ciò che è stato privatizzato in passato, e quello della fiscalità ideale col sistema attuale, 42%, che è raggiungibile da subito, non è molto differente, anche se parliamo di 250 MLD di differenza, ma sono sempre 400 i MLD di differenza tra la fiscalità attuale e quella ideale, quindi potremmo stare benone da domani mattina, altro che chiedere la carità a debito all'Europa.
-Linea delle Y, ordinate, il valore delle tasse attuali
Sempre sulla linea delle Y, le ordinate, notiamo altri valori, che non sono altro che le percentuali di imposte, tasse e contributi, che i cittadini pagano oggi, suddivise per categorie.
1) Troviamo le imprese che hanno una pressione fiscale media complessiva del 64,8%2) I disoccupati che pagano solo le tasse sui consumi, 64,8% indirette e 22% di Iva, 71%3) I pensionati che pagano l'Irpef sulla pensione e le tasse sui consumi, 76%4) I cittadini che lavorano che tra reddito e consumi pagano l'88% di tasse complessive5) Poi gli iprenditori, i piu' tartassati, che tra le tasse sulle imprese e quelle personali, raggiungono la quota ragguardevole del 93% a partire dal ricavo aziendale lordo.
Questa tassazione è così folle, cosi stupida, cosi aberrante, cosi analfabeta, che comprime tutta l'economia, soprattutto quella delle piccole e medie imprese, dei cittadini, dalla classe media in giu', porta i salari e le pensioni alla fame, i prezzi alle stelle, aumenta la disoccupazione, lavorano 23 mln di cittadini, di cui 3,5 mln di statali che non contribuiscono al gettito fiscale, al posto di 34 mln di cittadini abili al lavoro, costringe le imprese a chiudere o a delocalizzare all'estero, ci costringe a fare debito pubblico, ad indebitarci.
LE TRE FISCALITA'
Sopra il diagramma sono riportate le tre differenti fiscalità, quella attuale, quella ideale sempre a fondo perduto e quella a scambio, con le specifiche aliquote che si pagano oggi e quelle che si andrebbero a pagare dopo la riforma.
FISCALITA' ATTUALE A FONDO PERDUTO
Reddito : Irpef 23% + Inps 33% = 49% - Consumi indirette 64,8% + Iva 22% + Locali 3% = 71% Totale 88%
FISCALITA' IDEALE A FONDO PERDUTO
Reddito : Irpef 5% + Inps 20% = 24% - Consumi indirette 20% + Iva 5% + Locali 1% = 24%
Totale 42%
FISCALITA' A SCAMBIO
Reddito : Irpef 0% + Inps 20% = 20% - Consumi indirette 8% + Iva 0% + Locali 1% = 9% Totale 28%
LA SPESA PUBBLICA IN FUNZIONE DELLA FISCALITA'
Sotto il diagramma vengono riportate le tasse pagate dallo stato sulla spesa pubblica in funzione della tipologia e della prelievo fiscale adottato e la spesa pubblica risultante è la seguente :
Tasse sulla spesa pubblica (con tassazione complessiva 88%) : 388 MLD di 870 MLD di spesaTasse sulla spesa pubblica (con tassazione complessiva 42%) : 192 MLD di 678 MLD di spesaTasse sulla spesa pubblica (con tassazione complessiva 28%) : 106 MLD di 588 MLD di spesa
MA COSA SUCCEDE SE TAGLIAMO LE TASSE DAL 88% AL 42% E POI AL 28% ?
1) Aumentano i salari fino al 70%2) Diminuiscono i prezzi al consumo fino al 40% ed aumenta la qualità dei prodotti3) Aumenta il potere d'acquisto dei cittadini da 3 fino a 5 volte4) Aumenta la domanda interna e la domanda in export, più moneta estera in circolazione5) Aumenta la produzione industriale e il numero delle imprese oltre che la qualità e la sicurezza del lavoro6) Aumentano le assunzioni e l'occupazione da 23 mln di lavoratori fino a 34 mln7) Aumenta il gettito fiscale delle imprese, da reddito, da consumi, da investimenti8 ) Aumenta il gettito fiscale dai consumi dei lavoratori, pensionati e disoccupati9) Aumenta il gettito fiscale sui redditi e sui consumi dei nuovi assunti10) Diminuisce il costo della spesa pubblica, le tasse sulla spesa pubblica passano da 388 MLD a a 192 MLD e poi a106 MLD11) Aumenta il gettito fiscale a livello globale e in funzione, in rapporto alla diminuzione del costo della spesa pubblica in tasse12) Aumenta la qualità e la quantità dei servizi, diminuisce il costo dei servizi13) Si riesce ad instaurare una Pensione di Base fiscale di 1.000 Eu e un Reddito di Disoccupazione 500 Eu permanente14) Si dimezza l'evasione fiscale e diminuiscono i costi di sprechi, ruberie, tangenti, corruzione, regalie, del 70%15) Aumenta il Pil dal 6% al 12% anno, si riduce il rapporto Debito/Pil dal 160% al 100% e poi al 60% e si può cominciare a ripagare il Debito Pubblico con l'avanzo continuo, debito che si può ripagare totalmente in soli 20anni.16) Il nostro Pil passa da 1.800/2.200 MLD di eu anno a 2.800/3.400 MLD di Eu anno, a ridosso di Germania e Giappone, occupando il 6° posto come potenza economica mondiale invece del 13°. 17) Scompare la povertà e crollano sensibilmente i reati penali contro il patrimonio18) Aumentano i matrimoni e le nascite19) Non serve più manovalanza estera a basso costo, perche il costo del lavoro detassato risulta bassissimo, si possono finalmente chiudere i confini ed espellere tutti gli stranieri clandestini, non in regola, senza lavoro o con lavoro a nero.
E dopo 5 anni finalmente
LA MONETA PUBBLICA DI STATO PARALLELA ALL'EURO SOLO INTERNA E SOLO ELETTRONICA
Dopo aver ripreso l'economia, l'occupazione, il gettito fiscale, il Pil, la credibilità politica e militare, ci vogliono non meno di 5 anni, si potrà instaurare una Moneta Pubblica di Stato, di proprietà popolare, dei cittadini, creata a credito direttamente dal Tesoro, senza l'emissione di titoli di stato, che rimangono riservati alle Monete Bancarie Private, senza fare debito pubblico, moneta emessa elettronicamente dal tesoro, per conto della comunità.
Questa Moneta ha valore solo interno, per evitare ritorsioni o speculazioni valutarie dei "filantropi" banchieri, e solo elettronica, per evitare di violare eventuali trattati internazionali, dai quali la moneta elettronica, digitale, non è contemplata. Tutti i conti correnti saranno in doppia valuta, Euro/Lire. Internaente saranno spesi i soldi in lire, all'estero o su piattaforme estere saranno spesi in valuta Euro, come per import ed export.
In questo modo le imprese potranno comprare le materie prime all'estero pagandole in Euro, senza incorrere nella svalutazione monetaria e pagarle di piu', acquistandole al 3/6% del prezzo del prodotto finito, trasformarle in lire, a tassazione 8% invece che al 64,8%, con un costo di trasformazione e del lavoro ridotto ad 1/3, per poi rivendere i propri prodotti finiti all'estero, in Euro, con la stessa moneta, al 60/70% del prezzo attuale, incamerando il 30/40% dell'utile in piu', incamerando moneta estera, da riutilizzare poi per ricomprare altra materia prima o prodotti di nescessità esteri. Piu' competitività, piu' utile, piu' produzione, piu' qualità e sostenibilità dei prodotti a minor prezzo, meno inquinamento da plastiche, residui da combustione, residui chimici, meno CO2, piu' alberi, piu' ossigeno in atmosfera, miglior rispetto negli allevamenti degli animali, maggior denaro in circolazione.
Marco Cristofoli Moneta Pubblica
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