IL CANCRO ALLO STOMACO SECONDO IL DOTTOR HAMMER
30.04.2021

IL CANCRO ALLO STOMACO SECONDO IL DOTTOR HAMER
1- Un lupo prende un cancro allo stomaco
Prima di mostrare il tumore nell'uomo vediamo come esso funziona nell'animale allo stato brado, allo stato naturale, primitivo.È lo stesso dottor Hamer a fornirci un esempio concreto di tumore allo stomaco preso da un animale, in questo caso un lupo. Un lupo, racconta il dottor Hamer, un bel giorno trova una zampa di coniglio. Per non farsela rubare dagli altri membri del gruppo il lupo ingoia la zampa di coniglio in tutta fretta, ma la zampa è troppo grossa e gli resta nello STOMACO. Il lupo si trova in pericolo di vita finché la zampa gli rimane sullo stomaco. Il lupo rischia di morire se non digerisce la zampa di coniglio. Il lupo quindi viene a trovarsi in una situazione di ECCEZIONALE EMERGENZA. Ma ecco quello che succede. Il cervello del lupo si mette in azione è dà l'ordine di far spuntare un TUMORE nello stomaco proprio là dove si trova la zampa di coniglio. Dove si trova la zampa di coniglio avviene cioè una proliferazione cellulare, una crescita in eccesso di cellule. Questo tumore nello stomaco guardato con gli occhi di tutta la medicina prima di Hamer sarebbe visto come un evento catastrofico per il lupo, come l'inizio della sua fine. Ed invece è proprio questo tumore allo stomaco che permetterà al lupo di sopravvivere e scamparla alla grande. È stato infatti dimostrato in laboratorio che le cellule tumorali dello stomaco secernono una quantità di acido cloridrico che ha un potere digestivo fino a dieci volte superiore a quello delle cellule normali. Tramite queste cellule tumorali quindi la zampa di coniglio rimasta sullo stomaco del lupo può essere digerita velocemente ed il lupo potrà sopravvivere. Passato il pericolo adesso non resta che smantellare, distruggere il tumore allo stomaco che non è più di nessuna utilità per la vita del lupo. Ed è quello che succede: le cellule tumorali non più necessarie vengono aggredite dai microorganismi, funghi e micobatteri, presenti nello stomaco del lupo e demolite. In questo modo il tumore, comparso per salvare la vita del lupo, una volta svolta la sua funzione scompare dallo stomaco del lupo.
IL TUMORE NELL'UOMO
Prima di vedere come funziona il tumore nell'uomo dobbiamo dire che il nostro cervello non distingue fra situazioni concrete, reali e situazioni ideali, solo immaginate, figurate o simboliche. Ad esempio, il nostro cervello non distingue fra un limone che noi stiamo per mangiare e un limone che noi pensiamo, immaginiamo soltanto di voler mangiare. Sia che noi stiamo mangiando il limone sia che noi stiamo soltanto immaginando di mangiare il limone la nostra bocca in entrambi i casi si comporta allo stesso modo: incomincia salivare: "in entrambi i casi il cervello ordina allo stomaco di prepararsi per la digestione. Anche se nel caso del limone solo immaginato neppure una goccia di limone è entrata nella nostra bocca".La stessa cosa accade con il tumore allo stomaco. Noi potremmo sviluppare un tumore allo stomaco sia se abbiamo una zampa di coniglio rimasta nello stomaco sia se immaginiamo, ci figuriamo di avere qualcosa nello stomaco, qualcosa che non riusciamo a mandare giù, a digerire. Le cose che noi non riusciamo a mandare giù, che non riusciamo a digerire sono tante. Non per niente noi di continuo diciamo: "questa storia non riesco a mandarla giù, il comportamento di quella persona mi sta sullo stomaco, quell'ingiustizia non riesco a DIGERIRLA". Ecco, non appena noi abbiamo detto che una cosa ci è rimasta sullo stomaco o che non riusciamo a digerirla...ecco che il cervello - che non distingue fra mondo reale e mondo solo immaginato - ci viene in aiuto per mandare giù, per digerire ciò che noi siamo incapaci di mandare giù o di digerire. Il cervello cioè dà l'ordine - così come faceva con la zampa di coniglio - di produrre un tumore nello stomaco, una proliferazione di cellule tumorali per permetterci di digerire il boccone per noi indigeribile.Anche qui - come nel caso del lupo - il tumore non è qualcosa di maligno o di insensato, qualcosa di degenerativo. Le cellule tumorali che crescono in eccesso non sono per nulla impazzite. Esse sono spuntate nello stomaco dell'individuo per permettergli - grazie al loro eccezionale potere digestivo - di dissolvere, di demolire il "boccone" che l'individuo non riesce a mandare giù. Quindi possiamo dire che il tumore è - visto dal punto di vista della natura - qualcosa di altamente sensato, di grandemente utile, di assai giovevole per la vita di tutti gli animali . Esso è stato escogitato dalla natura per le situazioni di eccezionale emergenza, quando il normale funzionamento del corpo non è sufficiente a garantire il superamento di determinate difficoltà. Anche qui tuttavia il tumore - come succedeva per il lupo - continuerà a crescere fin quando l'individuo avrà un problema o un conflitto da risolvere, fin quando avrà qualcosa che non riesce a mandare giù. Fin quando l'uomo pensa che quella determinata cosa o persona è per lui indigeribile, impossibile da mandare giù il tumore continuerà a crescere. Quando invece egli risolve il suo conflitto, quando non pensa più al suo problema, quando si allontana da esso, quando ride di esso, quando non percepisce più una persona o una cosa come "indigeribile", come impossibili.....allora, in questo caso, non solo il suo tumore smette di crescere. Ma esso in quanto non più necessario, non più utile all'individuo viene smantellato, demolito, disgregato dalla solita azione dei nostri microorganismi, funghi e micobatteri. Funghi e micobatteri aggrediscono il tumore fino a farlo scomparire e riportano in tal modo il nostro organismo alla sua situazione normale.
Nino Niandi
1- Un lupo prende un cancro allo stomaco
Prima di mostrare il tumore nell'uomo vediamo come esso funziona nell'animale allo stato brado, allo stato naturale, primitivo.È lo stesso dottor Hamer a fornirci un esempio concreto di tumore allo stomaco preso da un animale, in questo caso un lupo. Un lupo, racconta il dottor Hamer, un bel giorno trova una zampa di coniglio. Per non farsela rubare dagli altri membri del gruppo il lupo ingoia la zampa di coniglio in tutta fretta, ma la zampa è troppo grossa e gli resta nello STOMACO. Il lupo si trova in pericolo di vita finché la zampa gli rimane sullo stomaco. Il lupo rischia di morire se non digerisce la zampa di coniglio. Il lupo quindi viene a trovarsi in una situazione di ECCEZIONALE EMERGENZA. Ma ecco quello che succede. Il cervello del lupo si mette in azione è dà l'ordine di far spuntare un TUMORE nello stomaco proprio là dove si trova la zampa di coniglio. Dove si trova la zampa di coniglio avviene cioè una proliferazione cellulare, una crescita in eccesso di cellule. Questo tumore nello stomaco guardato con gli occhi di tutta la medicina prima di Hamer sarebbe visto come un evento catastrofico per il lupo, come l'inizio della sua fine. Ed invece è proprio questo tumore allo stomaco che permetterà al lupo di sopravvivere e scamparla alla grande. È stato infatti dimostrato in laboratorio che le cellule tumorali dello stomaco secernono una quantità di acido cloridrico che ha un potere digestivo fino a dieci volte superiore a quello delle cellule normali. Tramite queste cellule tumorali quindi la zampa di coniglio rimasta sullo stomaco del lupo può essere digerita velocemente ed il lupo potrà sopravvivere. Passato il pericolo adesso non resta che smantellare, distruggere il tumore allo stomaco che non è più di nessuna utilità per la vita del lupo. Ed è quello che succede: le cellule tumorali non più necessarie vengono aggredite dai microorganismi, funghi e micobatteri, presenti nello stomaco del lupo e demolite. In questo modo il tumore, comparso per salvare la vita del lupo, una volta svolta la sua funzione scompare dallo stomaco del lupo.
IL TUMORE NELL'UOMO
Prima di vedere come funziona il tumore nell'uomo dobbiamo dire che il nostro cervello non distingue fra situazioni concrete, reali e situazioni ideali, solo immaginate, figurate o simboliche. Ad esempio, il nostro cervello non distingue fra un limone che noi stiamo per mangiare e un limone che noi pensiamo, immaginiamo soltanto di voler mangiare. Sia che noi stiamo mangiando il limone sia che noi stiamo soltanto immaginando di mangiare il limone la nostra bocca in entrambi i casi si comporta allo stesso modo: incomincia salivare: "in entrambi i casi il cervello ordina allo stomaco di prepararsi per la digestione. Anche se nel caso del limone solo immaginato neppure una goccia di limone è entrata nella nostra bocca".La stessa cosa accade con il tumore allo stomaco. Noi potremmo sviluppare un tumore allo stomaco sia se abbiamo una zampa di coniglio rimasta nello stomaco sia se immaginiamo, ci figuriamo di avere qualcosa nello stomaco, qualcosa che non riusciamo a mandare giù, a digerire. Le cose che noi non riusciamo a mandare giù, che non riusciamo a digerire sono tante. Non per niente noi di continuo diciamo: "questa storia non riesco a mandarla giù, il comportamento di quella persona mi sta sullo stomaco, quell'ingiustizia non riesco a DIGERIRLA". Ecco, non appena noi abbiamo detto che una cosa ci è rimasta sullo stomaco o che non riusciamo a digerirla...ecco che il cervello - che non distingue fra mondo reale e mondo solo immaginato - ci viene in aiuto per mandare giù, per digerire ciò che noi siamo incapaci di mandare giù o di digerire. Il cervello cioè dà l'ordine - così come faceva con la zampa di coniglio - di produrre un tumore nello stomaco, una proliferazione di cellule tumorali per permetterci di digerire il boccone per noi indigeribile.Anche qui - come nel caso del lupo - il tumore non è qualcosa di maligno o di insensato, qualcosa di degenerativo. Le cellule tumorali che crescono in eccesso non sono per nulla impazzite. Esse sono spuntate nello stomaco dell'individuo per permettergli - grazie al loro eccezionale potere digestivo - di dissolvere, di demolire il "boccone" che l'individuo non riesce a mandare giù. Quindi possiamo dire che il tumore è - visto dal punto di vista della natura - qualcosa di altamente sensato, di grandemente utile, di assai giovevole per la vita di tutti gli animali . Esso è stato escogitato dalla natura per le situazioni di eccezionale emergenza, quando il normale funzionamento del corpo non è sufficiente a garantire il superamento di determinate difficoltà. Anche qui tuttavia il tumore - come succedeva per il lupo - continuerà a crescere fin quando l'individuo avrà un problema o un conflitto da risolvere, fin quando avrà qualcosa che non riesce a mandare giù. Fin quando l'uomo pensa che quella determinata cosa o persona è per lui indigeribile, impossibile da mandare giù il tumore continuerà a crescere. Quando invece egli risolve il suo conflitto, quando non pensa più al suo problema, quando si allontana da esso, quando ride di esso, quando non percepisce più una persona o una cosa come "indigeribile", come impossibili.....allora, in questo caso, non solo il suo tumore smette di crescere. Ma esso in quanto non più necessario, non più utile all'individuo viene smantellato, demolito, disgregato dalla solita azione dei nostri microorganismi, funghi e micobatteri. Funghi e micobatteri aggrediscono il tumore fino a farlo scomparire e riportano in tal modo il nostro organismo alla sua situazione normale.
Nino Niandi