GIAN PIO MATTOGNO SU NUMERI 31

06.07.2021
GIAN PIO MATTOGNO SU NUMERI 31

Omar Di Benedetto, Joe Fallisi

Gian Pio Mattogno è un ricercatore e storico, nonché cattolico fondamentalista(1), autore di numerosi, ottimi saggi sulla "questione ebraica", riguardo, in particolare, ai testi della tradizione rabbinica, che egli conosce molto bene(2). In uno dei suoi libri, La non-umanità dei gojim nel Talmud e nella letteratura rabbinica, ha citato alcuni passi talmudici che condonano la pedofilia (Sanhedrin 54b, 69a, 69b; Niddah 5,4; Kethuboth 1,3; 11b, 39a; Aboda Zara 36b, 37a), cui segue, tuttavia, una sua conclusione non esatta.

Mattogno scrive perentoriamente: «I rabbini pretendevano di fondare questi aberranti principi sull'autorità di Mosè. Dopo che l'esercito israelitico ebbe massacrato i Madianiti, Mosè si adirò con i comandanti, perché avevano lasciato in vita i bambini maschi e tutte le femmine "Or Dunque, uccidete tutti i maschi tra i bambini, uccidete ogni donna che ha conosciuto carnalmente uomo. Ma le fanciulle che non hanno avuto relazione carnale, conservatele in vita per voi" (Numeri 31,17-18). Mosè aveva parlato genericamente di "fanciulle" (destinate a diventare proselite e concubine), ma i rabbini fissarono i limiti di età nei termini ricordati»(3).
L'autore sostiene che in Numeri 31,17-18(4) Mosè intendeva solamente far proselitismo e concubinaggio e che quindi il passo biblico nulla ha a che vedere con la pedofilia come pretenderebbero invece i rabbini del Talmud. Questo non corrisponde però a verità.
Iniziamo col il dire che il termine ebraico utilizzato in Numeri 31,18 del Codex Leningradensis è ṭap, la cui definizione secondo i dizionari di ebraico è "bambini, piccoli" di entrambi i sessi, derivandolo da ṭāpap in riferimento al tipico saltellare, camminare a passettini brevi dei bambini(5). Quindi la traduzione "fanciulle" riportata da Mattogno non è conforme al testo originale.
Corretta invece quella di Ermanno Tzevì Friedenthal (1881-1970), rabbino ungherese che fu a capo della comunità ebraica di Milano e che curò la traduzione, da lui annotata, del libro dei Numeri nella Bibbia ebraica pubblicata dalla Giuntina sotto la direzione di Dario Disegni (1961-1964). Egli conferma che trattasi di "bambine", traducendo così Numeri 31,17-18: «Ed ora uccidete ogni maschio tra i bambini, e ogni donna atta alla coabitazione con uomo uccidetela. Ogni bimba tra le femmine che non conobbero coabitazione con maschi, tenetela in vita per voi»(6).
Johanna Stiebert, professoressa associata di studi biblici presso l'Università di Otago, scrive sul brano di Numeri 31,17-18:«Qui, Mosè istruisce l'esercito che ha prevalso contro i Madianiti affinché uccida tutti i zākār baṭṭāp, "maschi tra i bambini" e tutte le donne che hanno conosciuto un uomo (31,17). Ma tutte le haṭṭap bannāšîm (bambini tra le donne - le bimbe) che non hanno conosciuto un uomo carnalmente (l'espressione usata è miškab zākār, il "mentire di un maschio") devono essere tenute in vita per voi. [...] non c'è limite di età, orribilmente, in relazione alle bambine piccole. La mancanza di tale limite, la chiara connotazione sessuale ("che non hanno conosciuto uomo") insieme al "per voi", e inoltre il fatto che questa sia un'istruzione o un permesso positivo dato da Mosè caratterizzano il versetto nel contesto della violenza sessuale contro i bimbi come marcatamente brutale»(7).
Shaye J. D. Cohen, professore, ebreo, di Letteratura ebraica e Filosofia nel Dipartimento di Lingue e Civiltà Orientali dell'Università di Harvard, aggiunge la seguente considerazione:«Mosè impone ai guerrieri che ritornavano di uccidere le loro prigioniere madianite che avevano giaciuto con un uomo, ma di "riservare per voi ogni bambina che non abbia avuto rapporti carnali con un uomo". Possiamo essere sicuri che "per voi" significa che i guerrieri possono far uso sessuale delle loro prigioniere vergini»(8).Egli rileva inoltre come il testo sia stato manomesso nelle traduzioni attuali ebraiche: «Non so perché la nuova versione ebraica omette "per voi"; il lakhem ebraico è inequivocabile. Che l'intento di "per voi" sia sessuale o matrimoniale è evidente; il passaggio è correttamente compreso da R. Shimon B. Yohai»(9).
Riportiamo quindi dal Talmud e dal Midrash Sifre Numeri i brani con la dichiarazione di Rabbi Shimon bar Yohai:«R. Simeon b. Yohai ha dichiarato: una proselita che sia sotto l'età di tre anni e un giorno è concesso di sposare un prete, perché così è detto; "ma tutte le bambine che non hanno conosciuto uomo e non hanno avuto relazioni carnali, mantenetele in vita per voi" (Num. 31, 18) e Fineas certamente era con loro» (bYebamoth 60b)(10).«"Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che abbia conosciuto un uomo essendo andata a letto con lui" (Num. 31,17). [Questo] si riferisce a chi ha dormito con un uomo così come a colei che è adatta ad avere un rapporto sessuale, anche senza aver necessariamente dormito con un uomo [...]. "Ma tutte le bambine che non abbiano conosciuto e non siano andate a letto con alcun uomo, tenetele in vita per voi" (Num. 31,18). Dal che R. Shimon bar Yohai era solito affermare: "Una giovane proselita in età inferiore ai tre anni e un giorno è adatta ad essere sposata nel sacerdozio"» (Sifre Numeri, 157,6)(11).
Come chiariscono gli stessi ebrei del forum ebraico Judaism stackexchange commentando sempre Numeri 31,18:«Questo versetto descrive le conseguenze della guerra retributiva degli Israeliti contro Madian (B'midbar 31). Mosè comandò al popolo ebraico di uccidere tutti i maschi madianiti e tutte le femmine dai tre anni in su, avendo Madian partecipato al complotto di Bil'am inteso a sedurre gli uomini ebrei e a invogliarli a praticare l'idolatria. Secondo il parere di Rabbi Shimon bar Yohai, la frase "tenerli in vita per voi stessi" implica che tutte le donne madianite prigioniere che erano state catturate sotto l'età di tre anni potevano eventualmente divenire partner di matrimonio adatte per tutti i soldati della guerra. Poiché Pinchas era un kohein, e aveva partecipato alla guerra, ciò significa che tali donne erano ammissibili per il matrimonio kohanim»(12).
Karl Georg Kuhn (1906-1976) studioso di religione e orientalista presso l'Università di Tubinga, ricorda a sua volta come, secondo i rabbini tannaiti, Mosè avesse ordinato di uccidere tutte le donne di età superiore ai "tre anni e un giorno", poiché sotto questa età erano "adatte ad avere rapporti sessuali"(13).
Il passo di Numeri 31,18 citato nel Talmud da R. Simon bar Yohai parla in modo chiaro di piccoli e non di "fanciulle" come afferma il Mattogno. Non sono quindi i rabbini che pretesero (e pretenderebbero) ingiustamente di fondare su Mosè la pedofilia ma fu lo stesso Mosè che la ordinò ai suoi "eletti".
Sul (laido) limite fissato dai rabbini non ci pronunciamo, non sapendo come siano giunti all'età precisa menzionata. Tuttavia, indicando il termine biblico senza dubbio dei bimbi, ancorché, come ha scritto Johanna Stiebert, non venga posto "limite di età, orribilmente, in relazione alle bambine piccole", l'età fissata dal Talmud per queste ultime ("3 anni e un giorno") appare del tutto verosimile e a buon titolo inserita nelle belle "tradizioni" delle tribù giudaiche.
Per finire, ecco le parole di Florence Rush (1918-2008), assistente sociale psichiatrica che si è occupata degli abusi sessuali sui bambini nel giudaismo: «Dove la Bibbia era vaga riguardo all'età delle femmine coinvolte [...] il Talmud era esplicito»(14).
Invitiamo pertanto Mattogno a riconsiderare, con l'onestà intellettuale che gli è propria, il brano di Numeri 31.
NOTE
(1) Questa precisazione è doverosa, dal momento che tutte le forme di cattolicesimo, anche quelle (oggi sempre più rare) radicalmente critiche nei confronti del giudaismo, mantengono indissolubile il cordone ombelicale con la Torah. E cercano di addebitare le teorizzazioni e le pratiche insane, giunte sino ai nostri giorni, della tradizione giudaica alla degenerazione presunta degli insegnamenti biblici che sarebbe stata operata dai redattori del Talmud e dai loro esegeti rabbinici.
(2) Cfr. In lode di Gian Pio Mattogno, groups.io/g/libertari/message/1724.
(3) Edizioni all'insegna del Veltro, Parma 2011, p. 101.
(4) Sul brano di Numeri 31,17-18 Cfr. Mauro Biglino, Il falso Testamento, Creazione, miracoli, patto d'alleanza: l'altra verità dietro la Bibbia, Mondadori, Milano 2016 (cap. VIII, Orrore biblico, capitolo a nostra cura − Cfr. p. 283 − pp. 205-216); Omar Di Benedetto, Joe Fallisi, Tre anni e un giorno? Anche meno..., Sonnenmenschen, Berghoff 2017; Sulla Botte di Vino, id., 2018; Gesù condanna le pedofilia?, Id., 2018; La pedofilia nella legge ebraica, Id., 2018; Biglino e le bambine ebree, Id., 2018; La Pedofilia nel Mishneh Torah, id., 2019, Numeri 31,18, Id. 2019 .
(5) Cfr. Gesenius's Hebrew and Chaldee Lexicon to the Old Testament Scriptures, Translated, with addition and corrections from the author's thesaurus and other work, By Samuel Prideaux Tregelles, Samuel Bagster & Sons, London 1894, pp. 323-324; Matityahu Clark, Etymological Dictionary of Biblical Hebrew, Based on the Commentaries of Rabbi Samson Raphael Hirsch, Feldheim Publishers, 1999 p. 98.
(6) Bibbia ebraica, Pentateuco e Haftaroth, Numeri, Traduzione di Ermanno Tzevì Friedenthal a cura di Dario Disegni, Giuntina, Firenze 2001, p. 278. Cfr. Pentateuco, Traduzione interlineare in italiano a cura di Roberto Reggi, Edizioni Dehoniane, Bologna 2017, p. 391.
(7) Johanna Stiebert, First-Degree Incest and the Hebrew Bible: Sex in the Family, T&T Clark, London 2016, p. 68. Cfr. Andreas Michael, Sexual Violence against Children in the Bible, in "The Structural Betrayal of Trust", Edited by Regina Regina Ammicht-Quinn, Hille Haker, and Maureen Junker-Kenny, 2004/3, Concilium, SCM Press, London 2004, pp. 56-57.
(8) Shaye J. D. Cohen, The Beginnings of Jewishness: Boundaries, Varieties, Uncertainties, University of California Press, California 2001, pp. 255-256.
(9) Ibidem, nota n. 52.
(10) Isidore Epstein, Hebrew-English Edition of the Babylonian Talmud, Seder Nashim: Yebamoth, Vol. X, Translated by Israel Wolf Slotki, Soncino Press, London 1984, p. 72.
(11) Karl Georg Kuhn, Rabbinische Texte, Tannaitische Midrasch Sifre zu Numeri, W. Kohlhammer Verlag, Stuttgart 1959, p. 653. Cfr. Guido G.B. Deimel, Judaism and Jewish Apologetics, 1997 (infidels.org). La medesima tradizione rabbinica si trova anche in bKiddushin 78a; Bikkurim Halakhah 1,5, MidrashLekach Tov, Bamidbar 31,18.
(12) Does the Talmud promote pedophilia? (judaism.stackexchange.com).
(13) Karl Georg Kuhn, Rabbinische Texte, Tannaitische Midrasch Sifre zu Numeri, op. cit., p. 653, n. 86.
(14) Florence Rush, The Best Kept Secret Sexual Abuse of Children, McGraw-Hill Book Company, New York 1997, pp. 18-19.


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