AMNESIA COSMICA

12.03.2022
AMNESIA COSMICA


La teoria dell'eterno ritorno di Nietzsche si basa su questi due assunti cosmologici: 1) l'universo è costituito da un quantum finito di energia indistruttibile; 2) una quantità finita di energia, in un tempo infinito, non può che assumere (e quindi ripresentare) un numero finito di stati e combinazioni. Ora, perché, in base a cosa e come si può definire "finito" il "quantum di energia indistruttibile" dell'universo, cioè l'universo stesso, di cui, in realtà, non conosciamo nessun confine? Inoltre, anche immaginandoci un universo finito (quello visibile), secondo la teoria del Big Bounce del fisico Martin Bojowald(1) tale universo eternamente "rimbalzerebbe" da se stesso in un ciclo perpetuo di espansioni-contrazioni-rinascite. Ma ad ogni "rimbalzo" perderebbe il ricordo del suo stato di prima (l'amnesia cosmica di cui parlano anche gli antichi sapienti indiani(2)), e sarebbe sempre diverso rispetto a quello che l'ha preceduto.

NOTE
(1) Cfr. Martin Bojowald, L'univers en rebond, Gallimard, Paris 2013.
(2) Cfr. YUGA NERO, https://drive.google.com/file/d/1xKqCeYKgPgKa1ngMUgrPNwMlRclDAGEP/view?usp=sharing, pagg. 9, 19 (nota n. 12).


Joe Fallisi 

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